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Programma di studio e repertorio... VIII e dintorni

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2009 12:52
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28/01/2009 01:15

Eccomi qui! Su suggerimento di Ftk apro una nuova discussione e vi racconto un pò quello che sto studiando ora, invitandovi a fare altrettanto.
Come raccontavo ad alcuni di voi sto preparando l'ottavo, quindi ho un pò lasciato da parte alcune cose che tenevo sottomano per i concertini che ogni tanto faccio, tipo il Concerto Italiano di Bach, i preludi di Chopin, alcune sonate di Mozart.
Il grosso dello studio di adesso è ovviamente dedicato ai terribili 23 studi di Clementi e al clavicembalo ben temperato. In questi giorni, in particolare, sono concentrata sullo studio n. 14 e sul preludio e fuga n. 5 del vol.2.
Per quanto riguarda la sonata di Beethoven, io ne so due, la Patetica e la Tempesta, sto decidendo con l'insegnante quale sia meglio portare. Fosse x me non avrei dubbi (la Tempesta ovviamente!!!) ma l'insegnante dice che è rischiosa da privatista.
Come pezzo del primo gruppo porterò quasi sicuramente il Rondò Capriccioso di Mendelsshon, l'ho già eseguito in pubblico diverse volte. Però l'insegnante dice che, anche per una questione di maturità artistica, dovrei provare a leggere qualcos'altro, tipo l'improvviso di Schubert con le variazioni. Mah, vedremo. Per il secondo gruppo di pezzi invece non ho proprio niente!! Dovrò iniziare da zero, e abbiamo deciso che metterò su una rapsodia di Brahms.
Un'altra cosa che devo ancora leggere sono i due studi di media difficoltà, li devo proprio ancora scegliere.
Invece ho già diverse sonate di Scarlatti praticamente pronte, quindi quello è a posto.
Ecco... spero di non avervi annoiato! [SM=g27995] Ovviamente sono benvenuti tutti i consigli e suggerimenti che vi vengono in mente.
Ciao!!
Trilli
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30/01/2009 09:03

Re:
Trilli76, 28/01/2009 1.15:


Il grosso dello studio di adesso è ovviamente dedicato ai terribili 23 studi di Clementi e al clavicembalo ben temperato. In questi giorni, in particolare, sono concentrata sullo studio n. 14 e sul preludio e fuga n. 5 del vol.2.





Che bello soffrire sul TWC e su Clementi [SM=g27997] ... in eraltà bisognerebbe "picchiare" chi ha selezionato proprio quei 23 [SM=g27996].
Pensa che fra i restanti 77 ce n'è di veramente carini e molto musicali.
Ovviamente per Bach è una bellissima [SM=g27998] "sofferenza" [SM=g27988]

Trilli76, 28/01/2009 1.15:


Per quanto riguarda la sonata di Beethoven, io ne so due, la Patetica e la Tempesta, sto decidendo con l'insegnante quale sia meglio portare. Fosse x me non avrei dubbi (la Tempesta ovviamente!!!) ma l'insegnante dice che è rischiosa da privatista.



Anche io ti direi la tempesa al volo, anche se ogni sonata di Beethoven, dall' OP 49 alla 111, ha sempre qualcosa di molto affascinante e travolgenete.
Per cui mi fiderei del parere del tuo insegnante, che ti conosce bene


Trilli76, 28/01/2009 1.15:


Mah, vedremo. Per il secondo gruppo di pezzi invece non ho proprio niente!! Dovrò iniziare da zero, e abbiamo deciso che metterò su una rapsodia di Brahms.



In alternativa c'è sempre il buon Debussy anche se personalmente anche io mi orienterei verso una rapsodia di Brahms.

Trilli76, 28/01/2009 1.15:


Come pezzo del primo gruppo porterò quasi sicuramente il Rondò Capriccioso di Mendelsshon, l'ho già eseguito in pubblico diverse volte. Però l'insegnante dice che, anche per una questione di maturità artistica, dovrei provare a leggere qualcos'altro, tipo l'improvviso di Schubert con le variazioni.



In alternativa, al posto di Schubert, Uno degli studi di Chopin no? Oppure qualcosa di Schumann tipo "In der Nacht: Traumeswirren - Aufschwung (dai Phantasiestücke Op. 12)."

Frank

PS
Per Beethoven quali interpreti preferisci?
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09/02/2009 10:51

Sono totalmente daccordo!
Infatti Bach è talmente bello che alla fine non mi pesa tanto... è talmente "perfetto" (non saprei come altro definirlo) che anche quando faccio i pezzi lentissimi è gradevole lo stesso. E poi sento proprio che mi serve, man mano che vado avanti sento grossi benefici anche negli altri pezzi. Clementi invece!!!!! Non mi piace e mi pesa proprio. E hai ragione, quando preparavo il quinto la prof me ne aveva fatti leggere un pò di quelli non compresi nei 23 e alcuni sono carini.
Anche io avrei fatto Debussy al posto di Brahms, ma l'insegnante non ci sente da questo orecchio! Invece sull'improvviso di Schubert sono abbastanza daccordo, nel senso che intanto all'esame porterò il Rondò Capriccioso che ce l'ho bene nelle mani, e se è solo per letteratura è meglio una cosa dalla lettura semplice.
Beethoven è uno dei miei miti assoluti... la Tempesta mi piace perchè è poco inflazionata e perchè mi ricorda fortemente un periodo particolare della mia vita. Alla fine spero di riuscire a portare quella, anche se mi fa bene tenerne sottomano due. E per quanto riguarda gli interpreti, sarò old style ma per me per Beethoven c'è stato Benedetti Michelangeli e poi... il vuoto!
Tu cosa stai studiando in questo periodo? E non ricordo, tu l'ottavo l'hai dato? Se sì, ti assumo come insegnante in seconda!!
Trilli
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10/02/2009 12:09

Re:
Trilli76, 09/02/2009 10.51:

Tu cosa stai studiando in questo periodo?
Trilli



ehm ... ehm... intendevi cosa stai scrivendo, vero? [SM=g27988]

Come dicevo nella presentazione ho inclinazioni organistiche [SM=g27998], pianistiche [SM=g27998] [SM=g27998] ... ma soprattutto "compositive". [SM=g27999] [SM=g27999] [SM=g27999]

Trilli76, 09/02/2009 10.51:

E non ricordo, tu l'ottavo l'hai dato? Se sì, ti assumo come insegnante in seconda!!
Trilli



Ed io che pensavo che bastasse saper suonare ("serve per forza l'ottavo?")... vorrà dire che sarà per la prossima volta? [SM=g27987] ... a questo punto direi che il posto in seconda spetta a "Mangiafuoco66" [SM=g27988]

Frank
[Modificato da fkt. 10/02/2009 12:11]
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11/02/2009 12:07

Che bello, un compositore!!!!!!!!!
E a cosa stai lavorando adesso?
L'offerta di insegnante in seconda vale sempre più che mai! [SM=g27987]
Chiedevo circa l'ottavo perchè quando lo stai preparando ogni tanto hai delle domande molto specifiche del tipo "ma come cavolo si fa a far venire quei tremendi 23 studi tutti insieme e a quel tempo folle che c'è scritto in cima?!?!?!?" [SM=g27993]
Ciao!!!!!!!!!!!!!
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11/02/2009 13:58

Re:
Trilli76, 11/02/2009 12.07:


E a cosa stai lavorando adesso?



Ho sotto mano 3/4 lavori, qualcosa per corno e pianoforte, qualcosa per pianoforte a 4 mani, un paio di arangiamenti [SM=g27989]


Trilli76, 11/02/2009 12.07:


Chiedevo circa l'ottavo perchè quando lo stai preparando ogni tanto hai delle domande molto specifiche del tipo "ma come cavolo si fa a far venire quei tremendi 23 studi tutti insieme e a quel tempo folle che c'è scritto in cima?!?!?!?" [SM=g27993]



E' una bella domanda, in una parola metodo [SM=g28004] e tanta voglia di "sputare sangue" [SM=g28000] ... anche perchè nel frattempo ci sono anche i 24 Preludi e Fuga di Bach ai quali prestare molta attenzione (tanti ed impegnativi).
Sui tempi di esecuzione però non mi atterrei troppo alle indicazioni dei vari revisori che, per forza di cose, non possono tenere conto di un paio di fondamentali variabili:
- chi siamo noi
- e dove suoniamo

In particolare la velocità di esecuzione è molto condizionata dalla qualità del suono che è propria di ognuno di noi. Personalmente, viste le velocità indicate mediamente, alcuni brani li suonerei più velocemente ed altri più lentamente.
Ma per te il discorso potrebbe essere diverso, non in modo estremo ma spesso sono poche "tacche" [SM=g27987] che fanno la differenza.

Aggiungerei che sono studi tritti e ritritti (neanche bellini) e quindi qualsiasi "sorpresa" (si spera mossa da una buona idea) potrebbe influenzare positivamente la commissione.

L'importante è perseguire un idea musicale e non una "tacca metronomica" [SM=g27988] ... poi se la commissione è composta da sordi è solo un problema loro, non sarà mezzo o un voto a cambiare la media di svariate prove (molto più interessanti).

Il volume del repertorio è stato sempre un grosso scoglio del corso tradizionale, un pò come avviene per composizione (vedi i tempi concessi per le prove).

I "nuovi" programmi mi sembrano però, al contrario, troppo leggeri; un conto è uscire dopo aver studiato i 23 di Celementi + i 24 di Bach ... e una altra storia averne fatti un quarto [SM=g27988], chi ha orecchie per intendere intenda [SM=g27987]

Frank
[Modificato da fkt. 11/02/2009 13:59]
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12/02/2009 12:43

...hai proprio ragione, sono daccordo su tutto! In particolare i nuovi programmi cosiddetti "sperimentali" per gli interni sono una cosa assurda!!
Il tempo di metronomo anch'io cerco di vederlo in modo relativo come suggerisci tu, però ogni tanto mi vengono le paranoie, e poi la difficoltà sta proprio nel tenere sottomano tutto ad un certo livello.
Invece per Bach non ho grandi problemi... anzi mi correggo, ovviamente li ho! Però non mi pesa lo studio, ecco cosa volevo dire. Anche sulle fughe a 4 voci più ostiche o sui preludi più tecnici, studio sempre molto volentieri e non mi stanco. Forse perchè sono tutti, tutti belli, senza eccezioni, e perchè sento la mano maturare. E me li ricordo anche bene tutti quanti, e lì il motivo è probabilmente che la struttura (Maestro mi corregga se sbaglio!!!) è un pò sempre la stessa quindi il cervello si abitua. Invece gli studi di Clementi sono proprio diversissimi fra loro.
Senti, hai composto qualcosa per pianoforte solo o per voce? E se sì... ti offendi se ti chiedo di provare qualcosa?
A presto!
Trilli
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12/02/2009 14:42

Re:
Trilli76, 12/02/2009 12.43:


Invece per Bach non ho grandi problemi... anzi mi correggo, ovviamente li ho! Però non mi pesa lo studio, ecco cosa volevo dire. Anche sulle fughe a 4 voci più ostiche o sui preludi più tecnici, studio sempre molto volentieri e non mi stanco. Forse perchè sono tutti, tutti belli, senza eccezioni, e perchè sento la mano maturare. E me li ricordo anche bene tutti quanti, e lì il motivo è probabilmente che la struttura è un pò sempre la stessa quindi il cervello si abitua. Invece gli studi di Clementi sono proprio diversissimi fra loro.



Cara Laura,
l'argomento è molto ampio, la fuga ha degli aspetti formali ben definiti e a dir poco rigidissimi, pensandoci bene sembrerebbe proprio che non ci sia molta scelta eppure ... [SM=g27985]

Intanto questa forma era considerata la massima espressione dell'elaborazione formale del materiale musicale (...e pensa che Chopin ha scritto una sola fuga ... "maffa" (aggiungo io), ma direi anche che è meglio un ottimo Chopin piuttosto che una brutta copia di Bach [SM=g27988] ).
E' vero che "la logica" del soggetto e del controsoggetto che vengono elaborati in tutti i modi possibili è una costante, però è anche vero che ogni fuga di Bach ha unio sviluppo completamente differente dall'altra : puoi travare il tema sviluppato a canone, proposto per aumentazione, cambia il numero delle voci, etc. etc.
E soprattutto sono musica! Gli studi di Clementi (i famigerati 23) sono un mero esercizio tecnico, ognuno si concentra su una difficoltà tecnica diversa ... per cui, per forza di cose, risultano completamente diversi l'uno dall'altro ma non per forma ma proprio per difficoltà tecnica.
Penso che sicuramente il "selezionatore" di tali studi, ha messo in pratica un certo "sadismo" [SM=g27997]; voleva proprio mettere a dura prova il pianista.
Lo stesso discorso non si può fare ad esempio per gli studi di Chopin o Liszt, sono tecnica ma soprattutto musica (tutto insieme).


Ti riposto il commento di Marcello Abbado all'incisione di Vincenzo Balzani (degli studi di Chopin):

"Gli Studi Op.10 e Op.25 di Chopin sono il più straordinario tesoro che i pianisti di tutto il mondo possono conquistare.
Racchiudono contenuti musicali di bellezza abbagliante e contengono problemi tecnici di livello altissimo.
Soltanto studiando gli Studi di Chopin si può diventare pianisti. Lo sanno molto bene i grandi docenti delle più famose accademie nel mondo intero. E lo sanno perfettamente tutti i pianisti che sono stati allevati e formati con il nutrimento essenziale degli Studi di Chopin.
Il modo più entusiasmante per tenersi in contatto totale assoluto col pianoforte è suonare gli Studi di Chopin. Significa assaporare il passaggio dalle tonalità maggiore alle tonalità minori con cui Chopin ha costruito in maniera mirabile il complesso delle sue opere : con regolarità quasi assoluta nell'Op. 10; in modo più fantasioso nell'Op. 25, dove predominano le tonalità minori.
Significa essere stimolati alla ricerca di sonorità estremamente raffinate. Significa sentire le proprie mani aderire alla tastiera, come se pianista e pianoforte fossero un tutto unico. Significa essere felici e sentirsi eternamente giovani.
Come dimostra Vincenzo Balzani nella sua avvincente, affascinante, sbalorditiva impresa discografica".
Marcello Abbado

Frank
[Modificato da fkt. 12/02/2009 14:45]
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13/02/2009 11:16

Hai ragione... e grazie per il bellissimo commento che hai riportato sugli studi di Chopin... io non avrei saputo usare parole migliori (mi riferisco a "sentirsi un tutt'uno con il pianoforte"), ma è esattamente la sensazione che ho quando eseguo i pochi studi di Chopin che conosco.
Chopin e Bach sono diversissimi tra loro... ma la sensazione di appagamento totale che ho suonando è la stessa con entrambi questi autori. Forse con Chopin, come diceva Abbado giustamente, è una cosa più fisica, di simbiosi con lo strumento, con Bach è più di testa, è una sensazione di raggiungimento della perfezione assoluta...
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13/02/2009 12:41

Re:
Trilli76, 13/02/2009 11.16:


Chopin e Bach sono diversissimi tra loro... ma la sensazione di appagamento totale che ho suonando è la stessa con entrambi questi autori.



... forse perchè Chopin dormiva con il TWC di Bach sul comodino? [SM=g27988] [SM=g27985] [SM=g27987] [SM=g27987]


Trilli76, 13/02/2009 11.16:


Chopin e Bach sono diversissimi tra loro... ma la sensazione di appagamento totale che ho suonando è la stessa con entrambi questi autori. Forse con Chopin, come diceva Abbado giustamente, è una cosa più fisica, di simbiosi con lo strumento, con Bach è più di testa, è una sensazione di raggiungimento della perfezione assoluta...



Nonostante il comodino [SM=g27986] , ci sono un po di cosine da dire; per forza di cose sintetizzo all'estremo, volendo si potrebbe approfondire:

- Non è da sottovalutare che la musica di Bach è stata scritta per il cembalo e invece quella di Chopin per painoforte. Sarebbe stato impossibile per Bach sfruttare le caratteristiche di uno strumento che nemmeno esisteva (in realtà sapeva della sua esistenza): pensa al pedale, all'estensione, al timbro, etc..etc..
- Cambia la concezione della musica che cambia il punto di vista del compositore.
Bach è alla ricerca di qualcosa di profondo che è dentro di lui per raggiugnere il divino.
Al contrario, il formarsi delle correnti filosofiche vedono il compositore romantico all'inseguimento di un idea, di un qualcosa che è "al di fuori di lui"
- Il livello di virtuosismo strumentale è diverso. E secondo me con Liszt forse è troppo estremo (più tecnica e meno musica)... per questo secondo me il primato degli studi è ancora di Chopin (perfetto equilibrio fra tecnica e musica).
- Nella musica di Bach c'è un perfetto equilibro fra il movimento verticale (armonia) e orizzontale (contppunto) mentre nella musica di Chopin è la melodia a fare la voce da padrona.
Dopo di Bach solo compositori come Brahms e Franck sono riusciti a raggiungere tale equilibrio.
- La Musica di Bach è anche matematica, simbologia, pensa anche alle Goldberg o all'arte della Fuga. Penso che per questo tu dica che "con Bach è più di testa, è una sensazione di raggiungimento della perfezione assoluta..."

Frank
[Modificato da fkt. 13/02/2009 12:52]
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