L'ho incredibilmente recuperato
tatti@, 07/02/2009 22.10:
dovendo affrontare un pezzo nuovo, come procedo ? è consigliabile affrontare per prime le battute critiche ? (sempre che io riesca a riconoscerle) oppure è meglio iniziare dall'inizio e procedere man mano ?
Scrivo di getto un po' di idee in modo da allargare il discorso in modo più approfondito e mirato ... magari anche tramite topic ad hoc
Procediamo con ordine.
Intanto direi che non farebbe male, prima di incominciare a studiare un brano, di fare un minimo (meglio se di più
) di lavoro di anilisi, questo ti permetterà di comprendere il pezzo non solo sotto l'aspetto armonico-formale e tensivo ma anche a tutti quegli aspetti legati all'agogica, alla dinamica.
Smarcate con questo sistema le difficoltà musicali, avendo capito i contenuti del brano, puoi procedere con la diteggiatura che ti permetterà di evidenziaree al meglio il lavoro di interpretazione che hai fatto precedentemente durante l'analisi.
La fase della diteggiatura è quella che più puntualmente ti farà rendere conto delle difficoltà tecniche (sarebbe impossibile il contraio).
I punti critici andrebbero segnati, studiati a parte (come gli abbelimenti ad esempio), sviscerati tramite tutte le varianti possibili, e tenuti sempre sotto controllo.
Rispondendo all’altra domanda: l'analisi formale di aiuterà ad individuare sezioni del brano, un'idea potrebbe essere quella di studiare per elementi compositivi... aspetti fondamentali per il lavoro di memorizzazione che seguirà.
Ad esempio una sonata potrà presentare un I° tema, un II° tema, dei collegamenti, uno sviluppo, etc..etc..
Studiare seguendo la natura di questi elementi è di fondamentale importanza.
tatti@, 07/02/2009 22.10:
e perchè a mani separate faccio più fatica che non a velocità supertartaruga ?
procedo lentissimamente ma con entrambe le mani - se invece le studio separate faccio fatica ad unirle.
è normale ?
Per quanto riguarda questa parte del tuo post mi verrebbe da chiedere:
se un brano non viene a mani separate (o a voci separate per la fuga
) come potrà mai venire a mani/voci unite?
In sintesi, nel suonare a mani unite e velocemente siamo aiutati dal movimento cinetico (che viene sfruttato anche da uno dei 4 tipi di memoria... la più fallace) che è molto utile quando il brano è maturo, ma se stiamo muovendo i primi passi è molto pericoloso.
Di solito suggerisco di suonare almeno a tre velocità differenti che si adeguano nel tempo pian piano che procediamo con lo studio; alla fine bisognerebbe riuscire a suonare un brano, o una certa sezione, almeno una volta:
- molto lentamente
- ad un tempo medio
- ad un tempo molto vicino a quello finale
- chiudere lo studio suonando il brano almeno un paio di volte a velocità "bradipo", questo perchè il nostro cervello lavora anche quando non siamo al pianoforte, chiudere lo studio con un esecuzione lenta è una manna
.
Frank
[Modificato da fkt. 10/02/2009 15:02]